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al testo di Gian Piero Stefanoni
Piazza delle cinque scole
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(per Stefano Gay Tachè)
-Ho fatto quel che ho udito- dice l'uomo, nell'illusione della preghiera.
Ma di tutte le cose mortali restiamo noi le meno amate se anche oggi i colori ci scacciano e gli uccelli sugli alberi non beccano il cibo per loro riposto.
Perché poi c'è la storia, e di tutti gli idoli di cui ci siamo fatti immagini la terra di cui non siamo stati coscienza senza residenza nel ghetto.
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In Da questo mare, Gazebo, 2014.
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